«Più attenzione alle imprese e lotta al precariato»
Messaggero Veneto, 17 marzo 2007
Forte attenzione verso il mondo delle imprese, lotta al precariato, apertura verso l’estero: questi i temi fondamentali in materia di Lavoro ed Economia del candidato della coalizione di centro-sinistra per la Presidenza della Provincia di Udine, Diego Travan.
«Voglio una Provincia più aperta e attenta alle esigenze dei lavoratori, in particolare mi propongo di inaugurare una fase di grande ascolto ed attenzione verso il mondo produttivo - spiega Diego Travan, avvocato ed imprenditore - penso che nel difficile contesto internazionale attuale le imprese, soprattutto quelle di dimensioni medio-piccole, necessitino di una Provincia capace di capire ed interpretare le loro esigenze». La Provincia deve «garantire crescita e sviluppo delle aziende friulane. Mi batterò per sostenerle, nei limiti delle competenze provinciali: da imprenditore conosco molto bene i problemi delle imprese del nostro territorio».
Secondo Travan, occorre inoltre «dare maggiore rilievo ai giovani». Grazie alla sua esperienza imprenditoriale, alla testa di un’azienda leader mondiale nel settore degli arredamenti “chiavi in mano” per alberghi e comunità, il candidato ha maturato la convinzione che puntare sui giovani è una scelta che premia. «Mentre la destra caldeggia un precariato sempre più esasperato, io so per esperienza che è molto più lungimirante e produttivo investire sui giovani proponendo loro contratti a durata indeterminata. Così facendo si dà sicurezza, stabilità e possibilità di un futuro ai giovani, ottenendo in cambio maggiore produttività e motivazione nel loro lavoro.
Porto come esempio l’impresa che dirigo: la media d’età dei manager è di 32 anni, la metà dei quali sono donne», racconta Travan. Il cui obiettivo è «creare più posti di lavoro, e meglio qualificati, per venire incontro alle esigenze dei giovani che solo così potranno esprimere tutta la loro forza ed il loro entusiasmo». Per quanto riguarda i mercati internazionali, Travan sostiene «l’apertura verso l’Europa ed il mondo. Bisogna spingere le imprese a competere sui mercati internazionali, mettendo a loro disposizione strumenti fondamentali come innovazione e tecnologia, e facendo affidamento sulla progettualità degli imprenditori”.
Lanciarsi sui mercati esteri è, anche questa, una scelta che premia: “la destra addirittura ipotizza l’imposizione di dazi sull’import, una strada che porta solamente alla chiusura protezionistica. Invece dobbiamo portare i nostri prodotti sui mercati internazionali, per far conoscere le imprese friulane e di conseguenza valorizzare l’intero Friuli».