Dura critica al dimissionario Strassoldo: salvo solo la minoranza uscente
«Consulenze esterne, servirà un freno»
Messaggero Veneto, 16 marzo 2008
Avete presente l’amministrazione della giunta Strassoldo? Bene. Cancellatela completamente, immaginate tutto il contrario e otterrete l’idea di Provincia che ha in mente il candidato del Centrosinistra, Diego Travan. All’insegna della sobrietà. E non poteva essere altrimenti dato che - ha detto ieri Travan - «sono di Gradisca d’Isonzo, i cui abitanti una volta erano chiamati “rosea ues” che significa rosicchia ossi. Ogni euro speso sarà nell’interesse della comunità».
Basta consulenze esterne «inutili e costose» quindi e un taglio netto alle spese per la comunicazione istituzionale: «l’esatto opposto di quanto fatto dall’ultima amministrazione». Del cui operato Travan non salva nulla: «solo la minoranza», hanno precisato gli ex consiglieri e candidati, Giordano Menis e Francesco Martines. A detta dello stesso Travan «era l’unica cosa che funzionava durante la gestione Strassoldo, insieme alla comunicazione peccato che quest’ultima è costata 800 mila euro, con 11 dipendenti ad occuparsene, tutti a carico dei cittadini.
Oggi attraverso internet si può comunicare bene, spendendo molto meno. La sobrietà - ha aggiunto - fa parte del mio dna, ed intendo portare questa qualità in Provincia». Nella sua azione Travan intende introdurre una «politica nuova, onesta e alta, forte anche della spinta dei 23mila votanti che hanno partecipato alle primarie del Pd chiedendo un cambio di rotta, un modo nuovo di fare politica distante anni luce dal “così fan tutti” con il quale i candidati del Centrodestra giustificano il patto che ha portato alla sfiducia di Strassoldo».
Basta quindi - hanno evidenziato l’ex capogruppo del Pd, pure lui nuovamente in corsa per palazzo Belgrado, Cristiano Shaurli e lo stesso Travan ai «conflitti d’interesse, con amici di amici piazzati nei cda delle aziende, e ai tentativi di coprirsi le spalle che hanno portato la Provincia a una politica di non decisione».
(c.r.)