Travan sogna una Provincia sobria: «Basta con le spese inutili»
Il Gazzettino, 16 marzo 2008
La sobrietà ce l’ha nel dna, ha detto, perché è un imprenditore e perché è originario di Gradisca d’Isonzo, i cui abitanti erano chiamati “rosea ues” (rosicchia ossi). Ed è con questa sobrietà che vuole gestire la Provincia Diego Travan , il candidato di centrosinistra che ieri al Salone della Contadinanza del Castello ha presentato, assieme ai candidati del Pd, il suo programma per la corsa a Palazzo Belgrado, mettendo subito in chiaro una cosa: lui amministrerà con oculatezza.
Basta consulenze esterne inutili e costose e occorre ridurre le spese per la comunicazione istituzionale, che, tra l’altro, «era l’unica cosa che funzionava durante la gestione Strassoldo, peccato che è costata 800 mila euro, con 11 dipendenti ad occuparsene, tutti a carico dei cittadini. Con un portale internet si può fare bene, spendendo molto meno», ha spiegato l’imprenditore. E i soldi risparmiati, si possono investire in altri ambiti. Come l’ambiente, dove la Provincia ha registrato un prolungato immobilismo: «Su questo tema non si è fatto nulla e infatti siamo in pre-emergenza - ha dichiarato - Con amici di amici piazzati nei cda delle aziende, i tentativi di coprirsi le spalle hanno portato la Provincia ad una politica di non decisione. E l’ente ha perso autorevolezza. Intanto cittadini e imprese aspettavano risposte».
Prime cose da fare: potenziare gli uffici per far fronte alle richieste inevase e spingere sulla raccolta differenziata, con una battaglia culturale «che è l’unico modo per cambiare le cose e farà riemergere il senso di responsabilità che i friulani hanno». E quello della cultura è un tema che ricorre spesso nelle parole del candidato presidente: «Certo essendo un imprenditore sono una persona concreta - specifica - Ma senza cultura non si va da nessuna parte: vedere un’opera di Shakespeare può aprire gli occhi a nuove prospettive». Una cultura, intesa anche in senso lato, basata sulla «friulanità del 2000, che associa i valori friulani di integrità, tenacia, capacità e onestà a quelli di innovazione, capacità, conoscenza, intelligenze, coraggio imprenditoriale per vincere le sfide del futuro e creare un Friuli aperto e dinamico».
Tra i temi trattati, c’è anche quello del lavoro: «Creare più posti di lavoro, ma anche migliori, dando la possibilità ai giovani di esprimere le loro capacità e il loro entusiasmo, potenziando i centri per l’impiego». E un’attenzione va rivolta anche al mondo delle imprese «che capiscono che ciò che conta sono le proposte concrete».
Alessia Pilotto