«È un programma vago»

 Messaggero Veneto, 15 maggio

Ambiente, riorganizzazione interna, efficienza amministrativa. Sono queste le parole chiave su cui il centro-sinistra ha puntato l’attenzione criticando le linee programmatiche del presidente Pietro Fontanini. Definendolo vago, inconcludente, senza strategia, il programma è stato vivisezionato dai consiglieri di opposizione, bocciandolo.

E ieri tutti i rappresentanti della minoranza hanno preso la parola per affondare la lama nelle carenze del programma. «Dell’Ambiente - ha detto il vice capogruppo del Pd Debora Serracchiani - ha detto pochissimo eppure si tratta della competenza più importante della Provincia e dove l’ente è più mancato negli ultimi anni. Nel suo programma non c’è un riferimento a una nuova discarica, né a inceneritori o termovalorizzatori. E mi stupisce che abbia detto che non c’è emergenza quando questa è evidente».

Il capogruppo del Pd Francesco Martines ha quindi chiesto quale sarà il futuro della Exe e del suo presidente Piero Mauro Zanin, visto che lo statuto della società indica un consigliere provinciale per quel ruolo e Zanin non lo è più. E mentre Ermilio Taverna (Pd) proponeva un assessorato specifico per la sicurezza sul posto di lavoro, Martines immaginava un esponente della minoranza a presiedere la commissione provinciale Ambiente.

A sottolineare l’esigenza di una Provincia aperta all’Europa e non chiusa nella sua specificità friulana, è stato infine Diego Travan, portavoce dell’opposizione, intervenuto in quattro lingue, italiano, friulano, sloveno e tedesco. «Ho incontrato cittadini, categorie, forze sindacali e imprenditoriali - ha concluso Travan - e da tutti ho ascoltato forti lamentele e gravi preoccupazioni per l’immobilismo della Provincia. E dalle sue linee programmatiche temo che lamentele e preoccupazioni si trasformeranno ben presto in manifesta insoddisfazione».

Anna Buttazzoni

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