Lo sconfitto Travan: dall opposizione riconquisteremo la gente
Messaggero Veneto, 17 aprile
«Lo confermo. Resto in consiglio provinciale. Mi dispiace che Illy, a livello regionale, non faccia altrettanto, ma rispetto profondamente la sua scelta. Abbiamo perso perchè non abbiamo saputo parlare a tutti. Ma stando all’opposizione potremo ricostruire il rapporto fra noi e i cittadini».
Diego Travan, candidato sconfitto del Pd per la guida della provincia di Udine, dopo aver “metabolizzato” il risultato elettorale, ribadisce le sue intenzioni. E in qualche modo rilancia. Malgrado il pesante divario di consensi (poco più del 39 per cento del Pd, contro un abbondante 55 per cento incassato da Fontanini), l’avvocato e imprenditore Travan non è assolutamente deluso dall’esperienza di questa campagna elettorale.
«Lo dico da sconfitto - precisa Travan -: credo che nulla sia immutabile. E questa ondata pesante di voti che ha spostato la realtà politica a centro-destra deve essere vissuta anche come una possibilità di costruire qualcosa di nuovo a centro-sinistra. Per questo resto in politica. Credo fortemente nel progetto del Pd. E se abbiamo fallito ora è soltanto perchè questo partito non è ancora pronto, non è ancora maturo, non è ancora abbastanza forte. E sottolineo all’infinito il termine “ancora”».
Diego Travan, che si dichiara neofita della politica (o almeno di quella pratica, vissuta sul campo) in realtà offre una lettura da amministratore “navigato’. «Pur sapendo già in partenza che il divario tra me e Fontanini - precisa l’imprenditore di Tavagnacco - era molto ampio, nel corso della campagna elettorale la percezione era leggermente diversa. I nostri incontri sono stati sempre molto partecipati. Anche e soprattutto quelli organizzati con il presidente Illy. Però forse, aldilà di questi incontri, non siamo stati capaci di parlare a tutti. Argomenti come l’eccellenza o manifestazioni come “Innovaction” rischiano di essere distanti rispetto ai problemi e alle esigenze quotidiane della maggior parte delle persone. Questo non toglie però che il presidente Illy abbia fatto moltissimo per questa regione e per la stessa provincia di Udine».
D’altra parte, come sottolinea lo stesso Travan da imprenditore qual è, i numeri non offrono in ogni caso molti alibi. «Lo “tsunami” c’è stato, non c’è che dire. E poco ci consola pensare che quest’anno rispetto al 2006 il divario è stato minore. Ma credo che stare all’opposizione, lavorare per un maggiore radicamento sul territorio - aggiunge l’esponente del Pd, che è anche membro dell’assemblea nazionale del partito di Veltroni, nonchè presidente del circolo di Tavagnacco - alla fine porterà dei risultati più che importanti. Già stasera (ieri per chi legge, ndr) abbiamo un incontro di coalizione».
la rimonta del centro sinistra nell’Udinese può ripartire già domenica 27 e lunedì 28, giorno del ballottaggio per l’elezione del sindaco del capoluogo? «Honsell sta facendo un ottimo lavoro. Ma dopo quello che è successo in regione - conclude scaramanticamente Travan - , diventa difficile fare previsioni assolute».